How does your body know you're full? - Hilary Coller

Traduttore: Sofia Ramundo Revisore: Maria Pia Lanfranchi

"Uno stomaco vuoto non è un buon consigliere politico."

- Albert Einstein

La fame ti chiude in una morsa lo stomaco che brontola.

Ti tira l'intestino, che comincia a contorcersi,

a fare male perché reclama cibo.

La fame genera una sensazione fisica potente, spesso spiacevole,

che è quasi impossibile da ignorare.

Dopo aver reagito rimpinzandovi di pancakes al mattino,

iniziate a provare una forza opposta, la pienezza,

ma come fa il vostro corpo a sapere quando siete sazi?

La sensazione di pienezza è messa in moto mentre il cibo si muove dalla bocca

giù per il vostro esofago.

Una volta arrivato nello stomaco, ne riempie gradualmente lo spazio.

Ciò provoca la distensione della parete muscolare circostante,

che si espande lentamente come un pallone.

Una moltitudine di nervi avvolti in modo intricato

attorno alle pareti gastriche avvertono l'allungamento.

Comunicano con il nervo vago fino al midollo spinale e all'ipotalamo,

le parti principali del cervello che controllano l'assunzione del cibo.

Ma questo è solo uno degli stimoli che il cervello usa

per avvertire pienezza.

Dopotutto, se riempite il vostro stomaco di acqua,

non vi sentirete sazi per molto.

Il vostro cervello tiene in considerazione messaggeri chimici

nella forma di ormoni prodotti dalle cellule endocrine

attraverso il sistema digestivo.

Questi rispondono alla presenza di specifici nutrienti

nell'intestino e nel sangue,

che aumentano gradualmente mentre si digerisce il cibo.

Mentre gli ormoni si diffondono, sono trasportati dal sangue

e infine raggiungono l'ipotalamo nel cervello.

Più di 20 ormoni gastrointestinali sono coinvolti

nella moderazione dell'appetito.

Un esempio è la colecistochinina,

che è prodotta in risposta al cibo

dalle cellule nella parte superiore dell'intestino tenue.

Quando raggiunge l'ipotalamo,

causa una riduzione nella sensazione di appagamento che si ha quando si mangia.

Quando ciò accade, il senso di essere sazi inizia a diffondersi

e si smette di mangiare.

La colecistochinina fa anche rallentare il movimento del cibo

dallo stomaco all'intestino.

Ciò fa distendere lo stomaco di più per un periodo di tempo,

permettendo al corpo di capire che ci si sta riempiendo.

[abbastanza!]

Ciò sembra accadere perché quando si mangia lentamente,

ci si sente davvero più sazi rispetto a quando si mangia velocemente.

Quando si mangia rapidamente,

il corpo non ha il tempo di riconoscere lo stato in cui si trova.

Una volta che i nutrienti e gli ormoni gastrointestinali sono nel sangue,

innescano la secrezione dell'insulina da parte del pancreas.

L'insulina stimola le cellule umane del grasso

a produrre un altro ormone, chiamato leptina.

La leptina reagisce con i recettori

sulla popolazione neuronale dell'ipotalamo.

L'ipotalamo ha due serie di neuroni importanti per la sensazione della fame.

Una serie produce la sensazione di fame creando e rilasciando alcune proteine.

L'altra serie inibisce la fame tramite il suo proprio set di composti.

La leptina inibisce i neuroni ipotalamici che dirigono l'assunzione del cibo

e stimola i neuroni che la sopprimono.

A questo punto, il corpo ha raggiunto la piena sazietà.

Tramite lo scambio costante di informazioni tra gli ormoni,

il nervo vago,

il midollo spinale,

e le differenti porzioni dell'ipotalamo,

il cervello riceve il segnale che si è mangiato abbastanza.

I ricercatori hanno scoperto

che alcuni cibi producono una sazietà più duratura di altri.

Ad esempio, le patate bollite sono classificate

come tra i cibi che più soddisfano la fame,

mentre i croissant sono particolarmente insoddisfacenti.

In generale, i cibi con più proteine, fibre, e acqua

tendono a tenere la fame a bada più a lungo.

Ma la sensazione di sazietà non dura per sempre.

Dopo poche ore, l'intestino e il cervello iniziano di nuovo la loro conversazione.

Lo stomaco vuoto produce altri ormoni, come la grelina,

che aumenta l'attività delle cellule nervose nell'ipotalamo

che causano la fame.

Infine, la bestia ringhiosa della fame si è risvegliata.

Fortunatamente, esiste un antidoto affidabile per questo.